martedì 12 agosto 2008

BLOCATTI GLI EVENTI TEATRI DI PIETRA

Teatri di Pietra è una rassegna di spettacoli teatrali promossa dall’E.T.I., divenuta un riferimento fisso per Morgantina, Selinunte, Caltanissetta, Siracusa, ecc, e speravamo anche per Noto. Questa rassegna costituita di quattro lavori teatrali è stata inserita nel programma dell’Agosto Netino 2008, Sogno di una Noto di mezza estate.(....)Una commedia comico- ironica e a lieto fine, disturbata continuamente dal “vociare incrociato” della gente che stava sulle rampe superiori della Cattedrale e da quella davanti al Chiosco di Piazza Municipio. Oltre al vociare si veniva disturbati da gruppi di persone che parlavano tra di loro, da ragazzi che telefonavano, dal rumore del biliardino (calcio balilla),d allo schioppettio della messa in moto di motorini, dalla puzza di carne arrostita proveniente dal Chiosco, infine dal via vai continuo della gente che passava davanti agli spettatori seduti, come se si fosse in un bazar o alla fiera. Si poteva pensare ad un altro luogo per rappresentare questi eventi teatrali!? Ieri 9 Agosto era in programma sempre per Teatri di Pietra, l’Apologia di Socrate, di Platone, con Paolo Bonacelli, sicuramente un evento teatrale più o meno come quello con Elisabetta Pozzi, ma è stato sospeso, senza nessun avviso pubblico, e nessuno ha saputo dirci perché. Siamo portati a pensare -sperando di essere smentiti- che l’Amministrazione Comunale, il Sindaco Avv. Corrado Valvo, e i suoi addetti ai lavori, CDA e quant’altro, non hanno, secondo noi, i parametri culturali per sapere gestire questo tipo di eventi teatrali, come del resto hanno dimostrato di recente con il caso “Galatea Ranzi”, hanno invece una concezione populista della cultura e del teatro, di quella cultura e di quel teatro che appartiene alla retorica ornamentale della cultura che corrisponde ai livelli culturali di D e C. L’Amministrazione Comunale e i suoi addetti ai lavori, hanno nei fatti “bocciato” Teatri di Pietra, hanno bocciato questa rassegna di spettacoli teatrali di alto livello culturale, per incompetenza e di conseguenza per arroganza, hanno fatto andare via gli organizzatori con i loro spettacoli, ostacolandoli, perché volevano imporre l’ingresso gratuito per tutti, come hanno fatto per la commedia Ione, banalizzando la rappresentazione e la serata di tanti spettatori e turisti attenti. Il centro storico di Noto, e in particolare Piazza Municipio è una “scena teatrale” senza, purtroppo, il naturale e dovuto teatro, quel dovuto teatro che è Teatri di Pietra, e che se fosse divenuto un riferimento fisso per Noto, di sicuro avrebbe contribuito non solo simbolicamente ad aprirla culturalmente e fatta rivivere e valorizzare come merita. La Città di Noto, è paragonabile a una “casa senza padrone”, nel senso di responsabilità, che a una Polis.
Roberto Bellassai de Comitato per i Diritti del Cittadino


Siamo troppo lontani da ogni ottica organizzativa specialmente per questi tipi di eventi. Noto deve pensare ad una vera strutturazione dei luoghi e ad una location adatta per eventi di grosso livello culturale. Putrtroppo ancora i nostri amministratori governano con la mentalità di 30 anni fa senza pensare alla vera forma turistica del paese. Saranno lontani quei tempi in cui potremo vedere una vera strutturazione della cittadina pronta ad ospitare forme culturali di alto spessore ma soprattutto saranno lontani quei tempi in cui vedremo dei veri amministratori supportati da uno staff di gente competente ed esperta. Purtroppo la supericilaità e l'arroganza comporta questo genere di cose: vedremo la nostra città ancora per molto spenta e desolata in attesa del classico lunedì di san Corrado per mettersi sulla spiaggia ad ammirare i fuochi e della festa di San Isidoro per gustarsi la salsiccia arrostita.E' l'ora di sbracciarsi, gridare,protestare, lamentarsi e chiedere le dimissioni dei nostri amministratori per concedere alla nostra Noto un respiro di sollievo, con la speranza di vederla risorgere dietro una seria e calibrata programmazione turistico culturale.Noto può farcela, ma senza questa gente!
Marco Saetta


(Foto Cattedrale di Stefano Mortellaro)

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