lunedì 28 maggio 2007


Noto potrebbe risorgere dalla sua instabilità culturale ed artistica se attorno ad un tavolo si riunissero le persone giuste per meglio stilare una programmazione capace di dare alla cittadina barocca un certo spessore e soprattutto una certa qualità turistica. Esperti nella materia e buon osservatori ci accorgiamo periodicamente della bassa qualità artistica e della scarsa programmazione concertistica e culturale in genere spesse volte improntata all’ultimo momento, senza una giusta e calibrata pubblicità degli eventi. Poco presenti nei settori di appartenenza, sia a livello regionale, provinciale e comunale, di personalità capaci di suggerire eventi e programmi artistici degni della situazione. Comuni, come il nostro, che si è ritrovato ad esempio, senza il sostegno provinciale e regionale e soprattutto statale, ad affrontare spese per eventi come l’Infiorata, con la presenza, quindi, di una scadente scelta artistica. E’ importante, per meglio avvantaggiare la qualità artistica della cittadina e soprattutto per incrementare il bagaglio di visitatori organizzare delle date, soprattutto un anno prima, per meglio dare comunicazione all’estero e soprattutto alle agenzia dei tour operator al fine di programmare visite. La Notte Bianca, appena trascorsa, mette in evidenza la superficialità dell’amministrazione a rendere noto l’evento (pubblicizzato nell’ultima settimana, pochi manifesti nei paesi vicini) e con uno scarso budget a realizzare forme programmatiche di scadente qualità (gruppi locali e prestazioni gratuite). I numeri parlano chiaro e soprattutto le telecamere (dell’emittenti locali) hanno spesse volte inquadrato l’assente pubblico che certamente ha preferito camminare altrove piuttosto che soffermarsi ad ascoltare giovanissimi artisti. Ovviamente la location è stata particolarmente orribile (una pedana al centro della strada - quasi a rappresentare un vagabondaggio musicale (stile di performance che usano i cantori di strada nelle grandi metropoli). Per poi non parlare che su circa 20 mila euro (delibera dell’infiorata del 9 Maggio 2007) – escludendo i costi siae di circa 5 mila euro - solo quasi 6mila erano destinati per la Notte Bianca. Per favore non ci parlate di successo. Spero che il nostro sindaco si sia accorto che questa formula non sia stata alquanto vincente e che la prossima stagione si impegni a organizzare l’evento in un’altra veste. Ci sorprende come mai non si sia mai pensato ad organizzare e quindi ad impegnarsi a realizzare una vera e propria festa barocca – assente il corteo storico, (illustrava una parte della storia di Noto) e perchè no un festival delle musiche barocche, con canti e balli dell’epoca? Ci vantiamo di essere la capitale del barocco, di essere una cittadina che dirige la sua programmazione artistica sui monumenti barocchi e poi non si ha la furbizia di impegnarsi a creare un evento come quella della festa barocca ( vedi Venezia con i suoi abiti e su come investe sul quel settore culturale). Noto ha le carte giuste per giocarsi questa partita e crediamo che sia l’unica città nella zona a permettersi un simile evento. La scelta della musica rock, blues, pop, reagge è stata certamente una scelta di parte (l’organizzatore è un carissimo amico dell’assessore allo spettacolo) e magari conveniente per alcuni aspetti economici (per le casse comunali ne è valsa la pena) ma credo che ci si debba impegnare a programmare una vera scelta artistico musicale degna dell’appuntamento dell’Infiorata. Ad esempio se quest’anno il tema era sul Liberty si poteva incentrare la programmazione musicale sul quel periodo storico dell’Italia e quindi fare una selezione musicale e teatrale, degna di quel tema. Aspettiamo sempre con ansia un direttore artistico ( come succede per Buccheri, Catania, Taormina, Palermo, Agrigento..) che si prenda la giusta responsabilità artistica e fare dell’Infiorata un grande appuntamento e che dia, quindi, alla città quella giusta visibilità mondiale e non provinciale e soprattutto allargare la sua programmazione su altri mesi dell’anno con un cartellone degno di rispetto.

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